Caro Associato,
la tragica situazione del popolo ucraino ci sollecita tutti a portare un sostegno a chi sta vivendo le conseguenze di un gravissimo conflitto.
Gli associati dell’OI si sono attivati nelle fasi iniziali della crisi generata dalla pandemia dovuta al Covid-19, e oggi torno a voi, conoscendo la sensibilità e la generosità che abbiamo già dimostrato, per proporre una modalità di supporto concreto.
Abbiamo identificato la chiesa Ucraina di Santa Sofia a Boccea di Roma e il Rettore della Chiesa, padre Marco Semehen, come interlocutori affidabili che stanno raccogliendo beni di prima necessità da spedire alla popolazione colpita dalla guerra. Il nostro gesto, seppur piccolo, potrebbe rappresentare un contributo importante, chiedo quindi, a quanti di voi vorranno aderire alla richiesta di aiuto, di inviare i vostri prodotti da destinare ai profughi ucraini, prevalentemente donne e bambini, presso Defiap S.p.A., via Dante Alighieri 148, Scafati che si farà carico di raccogliere e destinare tutto il materiale raccolto alla chiesa di Boccea.
Certo che anche questa volta dimostreremo vicinanza e solidarietà a chi sta soffrendo, saluto con viva cordialità.
Il Presidente
Guglielmo Vaccaro