Codice etico per la sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da industria del bacino del Centro Sud Italia

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Approvato dall’Assemblea dei soci del 30 gennaio 2020

Premessa

La filiera del pomodoro da industria con la costituzione dell’Organismo Interprofessionale (OI) ha individuato la sostenibilità sociale e ambientale, la cui precondizione si ricorda essere la sostenibilità economica, come un fattore chiave che caratterizza uno dei principali bacini di produzione di pomodoro da industria al mondo. L’OI impegnerà tutta la filiera affinché il pomodoro ed i suoi derivati, dal seme al prodotto che si trova sullo scaffale, rispondano a determinate caratteristiche, sostenendo un percorso di coinvolgimento, affiancamento e di cooperazione con i propri associati che preveda, inoltre, l’ingaggio di stakeholder esterni.

L’OI ha tra i suoi scopi, stabiliti dallo Statuto all’art 2.2 lettera d) e all’art.2.3 lettere k) ed m), quelli di:

  • fornire le informazioni necessarie per orientare la produzione verso i prodotti più adatti al fabbisogno del mercato e ai gusti e alle aspirazioni dei consumatori, con particolare riguardo alla qualità e alla tutela dell’ambiente;

  • promuovere in tutte le fasi della filiera il pieno rispetto delle normative cogenti e della legalità, valorizzando il ruolo etico dell’impresa, quale agente di sviluppo economico, sociale e civile del territorio, il tutto anche attraverso la predisposizione ed adozione di uno specifico codice etico;

  • promuovere la “buona occupazione” del settore attraverso la qualificazione e la crescita delle professionalità e la stabilità della forza lavoro, lungo tutta la filiera produttiva e agendo sulla diffusione di una nuova cultura di impresa in materia di responsabilità ed etica sociale.

Adesione

Il presente Codice Etico è uno strumento di autoregolamentazione che i soci fanno proprio e sottoscrivono al momento dell’adesione all’OI, in quanto documento allegato e parte integrante dello Statuto dell’OI. Il Codice prevede un Protocollo operativo al quale potranno aderire anche enti governativi, attori del terzo settore e operatori della Grande Distribuzione.

Oltre il rispetto di leggi nazionali, Regolamenti dell’Unione Europea e della comunità internazionale, dotarsi di regole volontarie e sottoscritte singolarmente, così come l’adesione a sistemi di certificazione riconosciuti, rappresenta un valore aggiunto per le comunità dove si produce, per chi produce e per chi consuma il prodotto.

Con questa scelta la singola realtà aderente all’OI assume impegni imprescindibili per la tutela dei diritti umani e dell’ambiente, che rappresentano anche una costante spinta a produrre meglio nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

Fonti

I riferimenti base per la definizione del presente Codice Etico, dei quali l’OI si farà tramite e promotore verso le aziende associate, sono:

  • i Principi Guida delle Nazioni Unite su Impresa e Diritti Umani ed i Sustainable Development Goals1;

  • il Green Deal della Commissione Europea “Politica, strategia e legislazione dell’UE per gli obiettivi per il 2050 in materia di ambiente, energia e clima”;

  • il piano triennale di attuazione della legge sul caporalato n. 199/2016 con le 10 azioni per la prevenzione e il contrasto di questa gravissima piaga dell’economia italiana.

Per il raggiungimento di questi obiettivi sarà fondamentale favorire la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologicamente innovative nell’intera filiera per migliorare l’efficienza, la qualità del lavoro, del prodotto e dell’impatto ambientale.

I principi del Codice Etico

Sostenibilità etico-sociale e legalità nei rapporti di lavoro

Il lavoro nei campi è un fattore produttivo determinante della filiera del pomodoro da industria. Il rispetto dei diritti umanirappresenta un valore universale, è quindi necessario prevenire innanzitutto lo sfruttamento favorendo condizioni di lavoro dignitose. E‘ inoltre essenziale sostenere l’applicazione completa delle norme di riferimento in materia di contrasto allo sfruttamento e al lavoro nero nell’intera filiera.

Il monitoraggio delle fasi di costruzione della catena del valore sarà uno degli obiettivi del Codice Etico per:

  • giungere ad una equilibrata remunerazione dei costi sul fronte produttivo, con l’obiettivo di disintermediare la catena di approvvigionamento della materia prima;

  • favorire nuove forme di intermediazione legale del lavoro agricolo;

  • contrastare le aste a doppio ribasso ed altre pratiche commerciali sleali della GDO che si ripercuotono sulle imprese della filiera;

  • favorire specifiche formule di supporto finanziario adeguato e legale, nei vari passaggi della materia prima dai campi al consumatore finale.

Saranno coinvolte nelle fasi di monitoraggio le associazioni del terzo settore impegnate su questa delicata frontiera di legalità.

E’ importante, altresì, favorire sistemi di welfare in tutta la filiera, tenendo in considerazione i diversi contesti e le necessità.

Sostenibilità ambientale

La terra è un bene comune da tutelare, è quindi imprescindibile un impegno serio che rivolga lo sguardo alle generazioni future e ci richiami alla responsabilità di garantire uno sviluppo sostenibile, nonché di contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e che alterano il clima.

A questo scopo, fra le azioni necessarie si individua la necessità di:

  • promuovere un sistema di coltivazione che privilegi l’uso di tecniche che garantiscono un minor impatto ambientale, una riduzione dell’immissione nell’ambiente di sostanze non organiche;

  • ridurre la produzione di rifiuti e favorire l’economia circolare;

  • migliorare la produzione, in modo da ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali, soprattutto quelle idriche, in tutte le fasi della filiera produttiva;

  • favorire e supportare buone pratiche di tutela della biodiversità naturale degli agro-ecosistemi destinati alla coltivazione del pomodoro;

  • favorire l’efficienza energetica dei processi produttivi, oltre che degli ambienti di lavoro amministrativi e commerciali;

  • favorire il trasporto della merce su ferro per ridurre l’inquinamento provocato dal trasporto su gomma.

Trasparenza e Accountability

La trasparenza è una pratica e un valore e deve essere declinato in modo trasversale, così come l’accountability è un processo che dà valore e credibilità agli impegni presi nell’ambito del codice etico.

E’ quindi necessario impegnarsi a prevedere:

  • campagne informative per il consumatore sulla provenienza delle materie prime, sul rispetto delle norme sul lavoro agricolo e sui passaggi di filiera, e in generale sui temi del codice etico;

  • identificazione e utilizzo di un “marchio di riconoscimento” da parte di chi sottoscrive il Codice per valorizzare questo impegno nei confronti dei consumatori, degli operatori e della supply chain;

  • previsione di un sistema di monitoraggio e certificazione in capo a soggetti terzi, che rappresenti una blockchain del Codice Etico;

  • promozione dei risultati del monitoraggio sull’adesione al presente Codice a favore di tutti gli stakeholder rilevanti, interni ed esterni all’organizzazione;

  • introduzione di sistemi di tracciabilità dell’origine della materia prima che possa fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie a compiere scelte consapevoli.

Governance

Comitato Etico

Con l’approvazione del Codice Etico si insedia il Comitato Etico, composto da figure di particolare rilievo, cultura e competenza, che ha il mandato di promuovere l’implementazione del presente documento e del protocollo operativo, definire il processo per identificare le aziende alle quali assegnare un riconoscimento, verificare la conformità al riconoscimento ricevuto decorsi due anni dall’assegnazione del premio e di istruire l’iter sanzionatorio previsto dal Codice stesso. Il Comitato è nominato dal Comitato di Coordinamento dell’OI ed è costituito da 3 (tre) o 5 (cinque) componenti, che durano in carica quattro anni e il loro mandato non può essere rinnovato. La costituzione del Comitato con l’indicazione dei componenti è allegata al Codice ed è riportata sul sito internet dell’OI.

Organismo di vigilanza

L’Organismo di vigilanza si insedia per monitorare l’applicazione del Codice Etico e favorire l’intercettazione di eventuali situazioni di criticità che possano essere adeguatamente istruite e sottoposte al Comitato Etico.

L’0rganismo è nominato dal Comitato di Coordinamento dell’OI che, individua figure tecniche esperte del tema e/o del settore.

Per la costituzione ed il funzionamento dell’Organismo di vigilanza, il Comitato di Coordinamento approverà, contestualmente alla nomina dell’Organismo stesso, un Regolamento di funzionamento.

Sanzioni

Il Comitato di Coordinamento può prevedere la sanzione per le aziende associate all’OI che non hanno rispettato il Codice Etico.

Il Comitato Etico riceve da organizzazioni esterne all’OI o da associati dell’OI le segnalazioni di aziende che non rispettano il Codice Etico attraverso apposita modulistica reperibile sul sito internet dell’OI, che si ispira alle norme relative al whistleblowing.

Le modalità di segnalazione e le sanzioni irrogate, verranno definite dal Comitato Etico e validate dal Comitato di Coordinamento dell’OI, in apposito protocollo operativo che costituirà allegato e, quindi, parte integrante del presente Codice.

Aggiornamento e monitoraggio

Il Codice Etico sarà testato e sperimentato nel primo anno, a partire dall’approvazione, per poi pubblicare una versione aggiornata del Codice, ritenendo che si tratti di un documento e di un processo vivo e in costante evoluzione.

Sarà, inoltre, impostato un lavoro di monitoraggio relativo all’implementazione del Codice che sarà curato dall’Organismo di Vigilanza e supervisionato dal Comitato Etico.

Premio del POMO D’ORO

L’OI, su proposta del Comitato Etico, assegna ogni anno almeno due premi, uno a un’azienda di produzione agricola e uno ad un’azienda di trasformazione individuate fra le proprie associate, come riconoscimento dell’impegno e dei risultati ottenuti nell’attuazione dei principi del presente Codice Etico.

L’OI può assegnare anche premi a figure o organizzazioni che non fanno parte della sua governance, (es grande distribuzione o associazioni del terzo settore) che si sono distinte nel promuovere e applicare i valori del Codice Etico e, più in generale, per avere contribuito a una filiera del pomodoro sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale.

Le aziende premiate entreranno a far parte di una lista di aziende virtuose segnalate sul sito internet dell’OI e su ogni idoneo supporto informativo, e saranno sottoposte a monitoraggio ogni due anni per confermare la loro conformità al Codice Etico.

1 In particolare l’impegno è volto all’implementazione e alla misurazione degli SDGs 8 (incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti), 9 (costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile), 13 (adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze) e 17 (rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile).

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